Più è profonda la ferita del rifiuto maggiore è il rifiuto verso se stessi
- Alexia Talarico
- 21 mar 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Si prova un profondo senso di inadeguatezza nella vita di relazione, ipersensibilità alle critiche e alla disapprovazione altrui, cadendo nella trappola dell'auto - esclusione, evitando relazioni e non permettendo agli altri di conoscerci.
Queste sensazioni possono essere così invalidanti da costringere, chi le vive, ad una posizione marginale e di autodifesa per paura di non essere accettati e compresi.
Sono i segni lasciati dalle ferite emotive del nostro passato, così profonde da radicarsi in noi stessi e condizionare le nostre scelte.
Nasce così il bisogno di proteggersi e difendersi, fuggendo dalle situazioni e rifugiandosi dietro ad una maschera, che fa da scudo alla paura del giudizio.
Più è profonda la ferita del rifiuto maggiore sarà il rifiuto di se stessi, in quanto senza volerlo si va in contro ad un auto-sabotaggio senza fine.
Perfezione, approvazione e riconoscimento sono esigenze che nascono dalla necessità di limitare un profondo sentimento di frustrazione e senso di inadeguatezza.
Il rifiuto destabilizza il nostro bisogno di sentirci protetti e sicuri all'interno di relazioni stabili, quando ciò accade si vive un forte dolore emotivo.
Negare vuol dire non riuscire a elaborare e risanare le profonde ferite che la nostra storia ci ha lasciato. La sofferenza del passato non può essere cancellata ma va riconosciuta e accettata come parte di noi stessi, cercando di dare un nome alle nostre emozioni.

Comments