Tuo figlio non vuole dormire da solo?
- Alexia Talarico
- 21 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
"Mi trovo in difficoltà perchè mio figlio non riesce a dormire da solo”
La paura di dormire da soli, così come la paura di dormire al buio o la paura del mostro sotto il letto sono paure, che soprattutto in età tra i 2 e i 7 anni sono molto frequenti.
In ogni caso questa è una fase della crescita molto delicata, per questo è importante cercare di capire:
🔹Le paure di mio figlio sono giustificate?
🔹A cosa possono essere dovute?
🔹Sono collegate a qualche cambiamento importante nella sua vita?
Chiedetevi se e come possono c'entrare le vostre preoccupazioni da adulti con quelle dei vostri figli. I bambini spesso non chiedono e fanno finta di non accorgersi che qualcosa intorno a loro sta cambiando, in realtà percepiscono tutto e ne vengono condizionate anche le loro abitudini e stati emotivi.
1. Il primo passo per la risoluzione del problema risiede nella comunicazione tra genitori così da riuscire ad avere un'idea rispetto a ciò che sta accadendo.

Per esempio :
⭕ C'è stato qualcosa nella vita familiare e/o sociale che abbia potuto influire e interferire sulle sicurezze di mio figlio?
2. ll secondo passo potrebbe essere quello di parlare direttamente con lui cercando di capire le sue paure, senza mai sminuirle o giudicarle, e quindi aiutarlo anche a trovare dei modi pratici per superare quella che può essere la “paura del mostro sotto il letto”.
⭕ Si potrebbe creare una routine che lo rassicuri rispetto alla paura che vive pensando al momento in cui dovrà andare a letto. Creare un momento intimo e quotidiano con i genitori al momento dell'addormentamento può essere molto utile per il bambino, così da permettergli di vivere un momento esclusivo e rassicurante che gli consenta di elaborare a parole le sue paure, sviluppare maggiori consapevolezze di sé, del mondo e ad esserne più fiducioso.
➡️È necessario sottolineare e differenziare che ci sono problematiche passeggere e di facile risoluzione e problematiche più pervasive e invalidanti ricollegabili a momenti di vita più critici, come una separazione dei genitori, difficoltà scolastiche o elaborazione di lutti in famiglia.
Comments